top of page
moff.png

Chi sono

Ciao,

sono Monica ho 56 anni e negli ultimi 25 anni ho lavorato in Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini

Il mio posto di lavoro è ciò che mi definisce?

Certamente no, ma mi ritrovo nella denominazione dell’associazione, tanto che posso definirmi un’amica dei bambini, indipendentemente dai ruoli che ho ricoperto in questi 25 anni, fuori e dentro l’associazione: mamma biologica, mamma affidataria, insegnante, traduttrice, interprete, catechista, animatrice di feste…

Dopo la laurea in lingua e letterature, con specializzazione in lingua russa, ho lavorato come interprete e traduttrice nei settori commerciali più disparati, finchè, grazie alla mia amica Lisa Rigo (la dott.ssa Maria Elisabetta Rigobello) sono approdata in Ai.Bi. dove ho potuto utilizzare le mie conoscenze e competenze nella relazione e soprattutto nel lavoro per e con i bambini, quindi sono una di quelle persone fortunate che fa un lavoro che ama.

Se mi dovessi descrivere userei l’immagine e la simbologia della giraffa: è un animale selvaggio, ma non aggressivo, piace a tutti, ma poche volte viene citata come l’animale preferito. È goffa, ma elegante, strana quanto basta, con quella livrea maculata, la lingua blu e le cornette.

4 zampe ben salde a terra, ma la testa nelle nuvole, in equilibrio tra radicamento ed elevazione, tra mondo materiale e spirituale; paziente e amorevole, l’avete mai vista con i suoi piccoli? Lenta, ma capace di grandi corse, riservata e altezzosa, ma in grado di abbassarsi, anche a rischio della vita. Il suo lungo collo pone una certa distanza tra il cuore e la mente, tra il mondo emotivo e quello razionale, ma gli consente anche di avere uno sguardo sempre proiettato in avanti a scoprire cosa riserva il futuro e a pianificarlo fin dove è possibile.

Dal punto di vista fisico invece, non abbiamo nulla in comune!

Di fondo però la caratteristica principale del mio essere è la curiosità, senza alcun dubbio è la molla del mio agire quotidiano e dei miei interessi: libri, arte, teatro, danza, natura, cibo, lingue straniere. E tutte queste cose trovano la loro perfetta collocazione all’interno dell’unica grande passione, quella dei viaggi, negli ultimi anni declinata nei cammini, anche a causa del lockdown.

Mi sento un po' come Egeria, una donna cristiana, cittadina dell'Impero romano, che intorno al 380 dalla Spagna si mette in viaggio verso il Medio Oriente, sospinta dalla curiosità di conoscere e scoprire i luoghi raccontati dalle Sacre Scritture, attenta ai colori locali, alle usanze, ai modi di dire dei luoghi che visita, che cerca un parallelo tra ciò che vede e ciò che ha letto e ciò in cui crede, e decide di scrivere un diario di viaggio (Diario di viaggio di Egeria), ripetendo spesso: Ego, ut sum satis curiosa… perchè anch’io ogni volta mi metto in viaggio, spinta dalla curiosità di conoscere, di vedere e di sapere.

Questa volta, per la prima volta, il viaggio, nato con l’intento di  celebrare e quindi ripercorrere questi ultimi 25 anni della mia vita, sarà accompagnato da alcune riflessioni, favorite dalla lentezza del cammino, che vorrei condividere con chi avrà la curiosità e la pazienza di seguire questo piccolo blog.

Sarò felicissima di ricevere vostre impressioni e commenti e sarò oltremodo grata a chi di voi ha incrociato o incrocerà il mio cammino e volesse contribuire al progetto inviandomi una frase, uno scritto, una foto, un disegno, una musica.

Questo mio cammino ha però anche uno scopo concreto, quello di sostenere il progetto di Ai.Bi. che più mi sta a cuore “Fame di mamma”

perchè talvolta non c’è bisogno di viaggiare tanto lontano per incrociare lo sguardo di un bambino che soffre, basta girare l’angolo…

Chi sono: Chi sono
bottom of page